Vi ricordate del Social Network “Ello”?
No alla pubblicità e alla vendita dei dati degli utenti, sì a un modello di business freemium basato sull’acquisto di funzionalità aggiuntive
Dopo tanta eccitazione per il suo arrivo, sembra che il successo di Ello si stia già esaurendo. Il social network ad-free più famoso del momento, però, ha appena ricevuto un importante investimento e promette di diventare un’azienda profittevole, sorreggendosi su principi solidi e non sulla pubblicità. Parola del suo CEO Paul Budnitz.
Riassunto delle puntate precedenti: nato pochi mesi fa, Ello si è rapidamente guadagnato il controverso titolo di social network anti-Facebook che già aveva portato così tanta fortuna a Diaspora. Subito dopo l’estate, complice la copertura mediatica, il numero di richieste d’accesso ha raggiunto numeri così alti – si parla di 40mila all’ora – da necessitare un momentaneo “congelamento”dei signup.
La sua popolarità, però, ha continuato a crescere: come risultato Ello ha ricevuto un investimento di cinque milioni e mezzo di dollari. I founder continueranno a controllare l’83% della compagnia, che è diventata una Public Benefit Corporation: questo significa che non potrà fare pubblicità o vendere i dati degli utenti, e che non potrà essere venduta a compagnie coinvolte in questo tipo di attività. A provarlo c’è addirittura un manifesto.
Dunque: no vendita di dati, no pubblicità, sì guadagno. Ma come riuscirà Ello a sostenersi economicamente? In un’intervista rilasciata a Newsweek, Budnitz descrive il modello di business freemium sviluppato di Ello, paragonandolo all’utilizzo dell’iPhone: gli utenti potranno usarlo in modo basic senza pagarenulla, oppure effettuare micro-pagamenti per servizi aggiuntivi. I costi affrontati da marzo ad oggi, “sono davvero bassi e abbiamo capito che potremmo essere davvero profittevoli”.
La strada di Ello dovrà passare un’infrastruttura di back-end che possa sostenere la crescita, lo sviluppo di funzionalità aggiuntiveinteressanti e l’integrazione di un sistema di micro-pagamentoefficiente. La destinazione? Per il CEO di Ello non è la ricchezza (“altrimenti avrei seguito il Piano Gates”) né raggiungere il numero di utenti di Facebook (“Ello non è per tutti”) ma creare una bella community.
Tratto da Wired